Per poter salvare una palma colpita da questo infestante bisogna agire con estrema rapidità.
Se si riesce ad intervenire prima che l’insetto riesca a bucare la corteccia la soluzione più efficace è una e molto semplice.
Bisogna inondare l’intera chioma di insetticida (è di vitale importanza scegliere un prodotto col alta persistenza e di ottima qualità, noi utilizziamo prodotti I.N.D.I.A. S.p.A. ed un apparecchiatura irroratrice Tifone 52 hp ad elevata potenza e gittata).
E’ molto difficile, comunque, avere la certezza che l’insetto non abbia ancora forato. Anche pochi buchi possono far entrare dei funghi e di conseguenza causare una fusariosi (che spesso ha sintomi simili a quelli che causano le larve di punteruolo, con il collassamento dei primi giri di foglie). Spesso questa malattia colpisce insieme al punteruolo che la favorisce, creando ferite nelle foglie e nelle parti più giovani della pianta.
Come riconoscere una pianta colpita?
Le palme non mostrano sintomi immediati appena colpite, i tempi variano a seconda della robustezza della pianta. Solo quando iniziano a soffrire, le chiome dapprima diventano asimmetriche, poi si assiste al collassamento delle foglie, effetto che avviene dal basso verso l’altro.
Infatti quando l’intera chioma collassa, ogni intervento di disinfestazione difficilmente potrà salvarla, e comunque dovrà essere preceduto da un grosso lavoro di potatura e ripulitura di tutto il fogliame, i bozzoli e le larve, asportandoli manualmente.
In questi casi e come lotta contro le larve, non esiste una soluzione universalmente ritenuta certa e migliore delle altre.
Ognuna ha i suoi pro ed i suoi contro.
Senza dilungarci troppo sulle altre tecniche, la soluzione che riteniamo più affidabile nella lotta contro le larve di punteruolo è l’endoterapia.
In poche parole si inietta all’interno del sistema linfatico della pianta una miscela di insetticida, fungicida e fitostimolante. A fare la differenza è ovviamente l’esperienza che ci fa dosare la pressione, le percentuali di concentrazione dei prodotti e ci fa scegliere i punti ed il numero di iniezioni da praticare, a seconda del caso, nonché la qualità dei prodotti.
Metodi fai da te sono sconsigliabili soprattutto su piante molto grandi e di buon pregio.
Il punteruolo rosso è un parassita di recentissima acquisizione, quindi in periodi di incertezza su quale sia la cura migliore è importante affidarsi a professionisti che spesso (secondo la nostra esperienza) si rivelano più economici di molti improvvisati “maghi” che spesso promettono soluzioni certe che ad oggi nessuno può garantire.
E sicuramente salvare una pianta è più economico che aspettare e doverla abbattere (visti gli elevati costi di smaltimento). Per maggiori info rendiamo disponibile al download l’Ordinanza n° 66 del 2 marzo 2010 del Sindaco di Roma. Ord-66-2010-Roma.pdf
Metodi di controllo accessori.
Se attentamente posizionate le trappole chemiotropiche, ovvero secchielli contenenti sostanze che simulano il ferormone di aggregazione del punteruolo rosso, catturano molti adulti che altrimenti andrebbero a colpire una palma sana. Posizionarle male (o peggio sul tronco, soluzione che non condividiamo assolutamente) non solo non aiuta, ma addirittura moltiplica il rischio di infestazione della pianta.
Noi infatti puntiamo molto sulla chiarezza di informazione e ciò si evince anche dal modo in cui realizziamo i preventivi (che assieme al sopralluogo sono completamente gratuiti), che dividiamo per semplicità in 3 parti:
Per maggiori informazioni visitate anche le nostre pagine sul punteruolo rosso e sui nostri interventi di disinfestazione.